Viviamo giorni in cui la guerra – quella vera, fatta di corpi e confini – sembra ovunque. Ma c’è anche quella più subdola: guerra ai diritti, alle coscienze, alla memoria. Per questo abbiamo scelto di iniziare così: con le parole.
In questa prima uscita tematica di Inchiostri Resistenti, intitolata “Guerra e Pace – Le parole come Resistenza”, raccogliamo poesie e racconti che, ciascuno a suo modo, gridano una domanda, un appello, una visione.
Giovanni Arfilli, con pochi versi incisivi, ci invita a scambiarci un gesto di pace in mezzo al frastuono delle armi.
Alessio Romanini ci regala ben tre componimenti dove la pace è cercata, invocata, coltivata come un bene fragile e necessario.
Peter Hübscher ci trasporta in un racconto epico e amaro, dove la peste diventa metafora di ogni guerra, e la salvezza viene negata a chi porta conoscenza invece che dogma.
Domenico Del Sonno, con versi potenti, ci sbatte in faccia l’ipocrisia della coscienza collettiva, quella che applaude mentre il mondo brucia.
Luciana Idini ci riporta invece al quotidiano, alla bellezza che resiste nella fragilità: nei gesti semplici, nei colori delle voci, in un rincasare che non basta mai davvero.
Inchiostri Resistenti nasce per questo: per accogliere parole che non si arrendono. Per ospitare voci che scelgono di raccontare, denunciare, ricordare.
Nel nome della pace.
Nel nome della libertà.
Nel nome della poesia che non si inginocchia mai.
La redazione di Inchiostri Resistenti