Le ferie sono finite. Spiagge sempre più vuote, valigie ormai disfatte, frigo da riempire. E soprattutto… problemi che non si sono presi nemmeno un giorno di ferie. Anzi, mentre noi inseguivamo l’ombra dell’ombrellone, loro hanno fatto straordinari.
Di cosa parliamo?
Dove eravamo rimasti?
Alle guerre che nessuna estate ha fermato. All’emergenza climatica che non si è mai concessa un break. Alle disuguaglianze sociali che non sono scivolate nell’acqua fresca di agosto, ma sono rimaste lì, anzi più gonfie e dolorose.
Intanto la politica sì, quella ha chiuso bottega. Con il solito mantra: “SE ne riparla a settembre”. Bene, settembre è dietro l’angolo.
E adesso?
Le bollette non sono sparite, i salari da fame non si sono trasformati in stipendi dignitosi, i ghiacciai non hanno smesso di sciogliersi solo per non disturbare le vacanze.
E allora eccoci qui, a riprendere il filo. Politicamente Scorretto torna con la sua voce ironica, sarcastica, progressista e pacifista. Perché qualcuno dovrà pur ricordare che la realtà non chiude per ferie.
Noi ci siamo. Con un’idea semplice ma ostinata: il futuro non si costruisce con le bombe, ma con la pace. Non con l’odio, ma con l’accoglienza. Non con il menefreghismo, ma con la partecipazione.
Bentornati. Le vacanze le archiviamo nei ricordi, ma i piedi li rimettiamo ben piantati a terra. Perché se i problemi non vanno in vacanza… neanche noi.